Whatsapp modifiche della privacy del 07 gennaio 2021, in vigore il 15 maggio 2021 (aggiornamento 16/01/2021)

Ogni utente che usa WhatsApp (applicazione messaggistica sugli smartphone) deve obbligatoriamente accettare i nuovi termini della privacy, che entreranno ufficialmente in vigore: Lunedì 8 febbraio 2021 (è stata spostata la data) Giovedì 15 Maggio 2021.

Dopo tale data, se non si accettano i termini proposti, non si potrà continuare ad utilizzare WhatsApp, non è possibile accettarne in parte. O si accetta o si è fuori.

Vi informo che una volta che si è premuto Accetto, non c’è nessun modo per ritirare il consenso, possiamo solo effettuare la cancellazione dell’account (non basta disinstallare wahtsapp).

Indice articolo per una facile lettura:

Dettaglio delle modifiche

Notizia ANSA Whatsapp e Gdpr

Sentenza “Schrems II”

Ma qual’è il problema ?

Se non hai nulla da nascondere qual’è il problema?

Aggiornamento 16/01/2021 : La data è stata sposta il 15/05/2021 – segnalo un articolo sul web




Vediamo in dettaglio:

Qui il link della privacy policy generale : https://www.whatsapp.com/legal/privacy-policy ed evidenzio questa parte:

Aziende Affiliate

WhatsApp è entrata a far parte del gruppo di aziende di Facebook nel 2014. In qualità di membro del gruppo di aziende di Facebook, WhatsApp riceve informazioni da tale gruppo di aziende e le condivide con esse. WhatsApp può utilizzare le informazioni che riceve dalla aziende di Facebook, e tali aziende possono utilizzare le informazioni che WhatsApp condivide con esse, per gestire, fornire, migliorare, comprendere, personalizzare, supportare e commercializzare i Servizi e quelli delle aziende di Facebook. Ciò comprende il miglioramento dell'infrastruttura e dei sistemi di consegna, la comprensione della modalità di utilizzo dei Servizi di WhatsApp o del gruppo di società, la messa in sicurezza dei sistemi e la prevenzione di spam, usi impropri o attività non consentite. Facebook e le altre aziende del gruppo Facebook possono utilizzare le informazioni di WhatsApp per migliorare le esperienze degli utenti all'interno dei loro servizi come per fornire suggerimenti sul prodotto (ad esempio, suggerimenti relativi ad amici o collegamenti oppure a contenuti interessanti) e per mostrare offerte e inserzioni pertinenti. Tuttavia, i messaggi di WhatsApp dell'utente non saranno condivisi su Facebook per essere visti da altri. Facebook non utilizzerà i messaggi di WhatsApp dell'utente per scopi diversi dall'assistenza a WhatsApp affinché possa rendere disponibili e fornire i Servizi.

Maggiori informazioni sul gruppo di aziende di Facebook e sulle procedure sulla privacy sono disponibili nelle relative informative sulla privacy.

Qui gli aggiornamenti https://www.whatsapp.com/legal/updates/privacy-policy-eea

Per facilitare le modifiche evidenzio queste parti:

Parte 1:


Collaborazione con le altre aziende di Facebook

In quanto parte delle aziende di Facebook, WhatsApp riceve informazioni da, e condivide informazioni con, le altre aziende di Facebook per assicurare protezione, sicurezza e integrità nei prodotti delle aziende di Facebook, ad es. contrastando spam, minacce, abusi o violazioni.

WhatsApp collabora e condivide inoltre informazioni con le altre aziende di Facebook che agiscono per nostro conto per rendere disponibili, fornire, migliorare, capire, personalizzare, supportare, e commercializzare i nostri Servizi. Ciò include la fornitura di infrastrutture, tecnologia e sistemi, ad es. per fornire messaggistica rapida e affidabile e chiamate in tutto il mondo, migliorare l'infrastruttura e i sistemi di consegna, comprendere come vengono usati i nostri Servizi, aiutarci a fornire all'utente un modo per connettersi con le attività commerciali, e proteggere i sistemi. Quando riceviamo servizi dalle aziende di Facebook, le informazioni che condividiamo con loro vengono utilizzate per conto di WhatsApp e in conformità alle nostre istruzioni. Qualsiasi informazione che WhatsApp condivide su questa base non può essere usata dalle aziende di Facebook per finalità loro proprie.

Nel nostro Centro assistenza abbiamo riportato ulteriori informazioni su come WhatsApp collabora con le aziende di Facebook.

Parte 2:

Operazioni a livello globale

WhatsApp condivide informazioni a livello globale, sia internamente con le aziende di Facebook, che esternamente con i nostri partner e con le persone con cui l'utente comunica in tutto il mondo, nel rispetto della presente Informativa sulla privacy e dei nostri Termini.

Le informazioni controllate da WhatsApp potrebbero essere trasferite o trasmesse o archiviate e trattate negli Stati Uniti o in altri Paesi terzi al di fuori di quello in cui l'utente risiede per gli scopi descritti nella presente Informativa sulla privacy. WhatsApp utilizza l'infrastruttura globale e i data center di Facebook, inclusi quelli negli Stati Uniti.

Tali trasferimenti sono necessari ed essenziali per consentirci di fornire i Servizi descritti nei nostri Termini e per gestire e offrire a livello globale i nostri Servizi. Per i trasferimenti a paesi terzi, utilizziamo le clausole contrattuali standard approvate dalla Commissione europea (qui è disponibile una spiegazione di tali clausole) oppure ci basiamo sulle decisioni di adeguatezza della Commissione europea relative ad alcuni paesi con le quali la Commissione europea riconosce che un paese o un territorio terzo, oppure una o più aree specifiche all'interno di tali paesi terzi assicurano un adeguato livello di protezione oppure utilizzano meccanismi equivalenti forniti in conformità con le leggi applicabili in materia di protezione dei dati, se applicabili. Per il trasferimento dei dati dallo Spazio economico europeo (SEE) agli Stati Uniti, ci basiamo sulle clausole contrattuali standard. 

Per approfondire la questione, è presente un ulteriore link: https://faq.whatsapp.com/general/security-and-privacy/how-we-work-with-the-facebook-companies ed ache qui evidenzio questa parte che è stata modificata:

Quali informazioni condivide WhatsApp con le aziende di Facebook?

Per ricevere servizi dalle aziende di Facebook, WhatsApp condivide le informazioni che abbiamo su di te come descritto nella sezione "Informazioni raccolte" dell'Informativa sulla privacy. Per esempio, per fornire a WhatsApp servizi di raccolta di dati statistici, Facebook elabora il numero di telefono che hai verificato al momento dell'iscrizione a WhatsApp, alcune informazioni sul tuo dispositivo (gli identificativi del dispositivo associati allo stesso dispositivo o account, la versione del sistema operativo, la versione dell'applicazione, informazioni sulla piattaforma, il prefisso internazionale del tuo numero di cellulare e il codice di rete e flag che permettono il tracciamento dei consensi e scelte e controlli adottati) e alcune informazioni di utilizzo (l'ultima volta in cui hai utilizzato WhatsApp, la data di registrazione dell'account, il tipo di funzioni che usi e con quale frequenza) per conto di WhatsApp e in conformità con le nostre istruzioni.
Inoltre, WhatsApp condivide informazioni con altre aziende di Facebook quando questo è necessario allo scopo di promuovere la sicurezza, la protezione e l'integrità all'interno delle aziende di Facebook. Questo comprende la condivisione di informazioni che permettono a Facebook e alle aziende di Facebook di determinare se un utente di WhatsApp utilizza anche altri prodotti delle aziende di Facebook e per verificare se le altre aziende di Facebook devono intraprendere azioni per proteggere l'utente oppure contro di lui. Ad esempio, WhatsApp può condividere le informazioni necessarie per consentire a Facebook di intraprendere azioni contro uno spammer identificato su Facebook, quali informazioni sugli incidenti, il numero di telefono che ha verificato e con il quale si è iscritto a WhatsApp o gli identificativi dei dispositivi associati allo stesso dispositivo o account. Il trasferimento di queste informazioni avviene in accordo con la sezione riguardante "Le nostre basi giuridiche per il trattamento dei dati" all'interno dell'Informativa sulla privacy.
Notizia Ansa: Whatsap e GDPR

Il tutto non “dovrebbe” valere per gli utenti residenti in Europa e Inghilterra, che hanno aderito ad GDPR link articolo Ansa: https://www.ansa.it/sito/notizie/tecnologia/internet_social/2021/01/07/whatsapp-in-europa-nessuna-modifica-a-condivisione-dati-con-facebook_bd29bb96-d6c2-46a3-98fd-2d2ceec57ccf.html .

Sentenza “Schrems II”

Vi segnalo però che i server sono in USA e il 16/07/2020 è stata emessa la sentenza “Schrems II” https://www.garanteprivacy.it/home/docweb/-/docweb-display/docweb/9442415 e Facebook non si è adeguata.

L’utente che sta leggendo quest’articolo si chiederà: Ma qual’è il problema ?

Il problema è che ti stanno profilizzando, nel modo più completo possibile, associando tutte le informazioni prelevate dal mondo facebook (facebook, instagram, whatsapp, ecc) e i dati potranno essere inevitabilmente forniti a società terze che fanno pubblicità personalizzata sulle piattaforme e i dati vengono anche sincronizzati tra i server e le società di terze parti.

I dati personali sono ad esempio: il tuo numero di cellulare, il tuo modello e sistema operativo dello smartphone (se avete installata anche app facebook, conoscono molte cose di voi, qui i termini per chi vuole saperne di più: https://m.facebook.com/terms.php e il vecchio articolo https://www.navigaresenzapubblicita.org/i-miracoli-dellalgoritmo-di-facebook-ecco-una-prova-di-come-essere-tracciati-sul-propio-cellulare) e tanto altro, ma ora la cosa importate è che i dati saranno prelevati dalle vostre chat.

E Basta dire: Se non hai nulla da nascondere, qual’è il problema?

Il problema sono le foto personali, i video, le confidenze fatte tra amici e parenti, le chat di gruppo e di lavoro e chi più ne ha più ne metta.

Non posso decidere per voi(anche se credo abbiate capito il mio punto di vista), La decisione finale è vostra, quello che posso dire è: informatevi, prelevate le informazioni ovunque (io sicuramente ho ommesso di dire qualcosa in questo post) fatevi un’idea vostra, (cosa importante) personale e non fatevi trascinare dalla massa.

A voi quindi l’ardua sentenza.

Aggiornamento 16-01-2021 la data per l’accettazione cambia il 15/05/2021

Vi segnalo quest’articolo di cybersecurity360.it https://www.cybersecurity360.it/news/nuova-privacy-policy-whatsapp-tanti-timori-sulla-condivisione-dati-ecco-perche/ dove secondo la mia opinione, sono segnalate molte cose, che ho messo anche io in evidenza (ad esempio: i server sono in Usa e Facebook non si è adeguata: Sentenza “Schrems II”).

Ovviamente, leggete la notizia anche da altre fonti e fatevi un’idea : “Personale”


Una domanda che dovrebbe nascere spontanea per la nostra società per il futuro è:

Vogliamo veramente diventare come una nota nazione orientale, dove sanno tutto di tutti e ad esempio quando un’azienda deve assumere avendo ricevuto una candidatura, può verificare il profilo di una persona e conoscere ad esempio quante volte ha preso un autobus o se ha visitato siti per adulti?

Io personalmente non ci sto e sì… può sembrare di combattere contro un muro di gomma, ma continuerò e troverò sistemi per bloccare tracciamenti e pubblicità, altrimenti non avrei creato questo sito web.




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Informazioni su Giovanni De Simone 35 articoli
Sono nato negli anni 80 e da sempre, ho coltivato la passione per informatica e per i videogiochi. Il mio lavoro mi ha spinto a inoltrarmi nell'argomento della sicurezza informatica e in modo "semplice", senza entrare troppo nei dettagli, ho costruito questo sito web per difendere la privacy di chi naviga sul web, quindi per evitare la profilazione. Sono pronto ad accettare critiche costruttive per accrescere la conoscenza e consigli su plug-in, programmi e software (da testare) per rendere questo sito web migliore.

1 commento

  1. Non c’è rimedio, e non ci sono distinzione tra nazioni o colossi privati della rete a cui diamo in pasto i nostri dati con o senza il nostro consenso.L’alternativa è: buttare gli smartphone,non usare nessun dispositivo che ci porti in rete, ovvero, torniamo agli anni 60/70, la vicenda Snowden dovrebbe aver insegnato qualche cosa ?? Io credo di no.
    Ciao
    Massimo

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